24-06-2007-SanGiovanniBattista

2007/24/06

Natività di San Giovanni Battista

MESSA VESPERTINA NELLA VIGILIA

Antifona d’Ingresso Lc 1,15.14
Giovanni sarà grande davanti al Signore, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre, e per la sua nascita molti gioiranno.

Colletta
Dio onnipotente, concedi alla tua famiglia di camminare sulla via della salvezza sotto la guida di san Giovanni il precursore, per andare con serena fiducia incontro al Messia da lui predetto, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio.. .

Prima Lettura Ger 1, 4-10
Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo.

DAL LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
Nei giorni del re Giosia, mi fu rivolta la parola del Signore: «Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse: «Non dire: Sono giovane, ma và da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò.
Non temerli, perché io sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca e il Signore mi disse: «Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca. Ecco, oggi ti costituisco sopra i popoli e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 70
HAI POSTO SU DI ME LA TUA MANO.
In te mi rifugio, Signore, / ch’io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia, / porgimi ascolto e salvami. R/
Sii per me rupe di difesa, / baluardo inaccessibile,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza. / Mio Dio, salvami dalle mani dell’empio. R/
Sei tu, Signore, la mia speranza, / la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, / dal grembo di mia madre tu sei il mio sostegno. R/
La mia bocca annunzierà la tua giustizia, / proclamerà sempre la tua salvezza.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza / e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi. R/

Seconda Lettura 1 Pt 1, 8-12
Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti.

DALLA PRIMA LETTERA DI SAN PIETRO APOSTOLO
Carissimi, Gesù Cristo voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre conseguite la mèta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime.
Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti che profetizzarono sulla grazia a voi destinata cercando di indagare a quale momento o a quali circostanze accennasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che dovevano seguirle. E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.

Canto al Vangelo Cf Gv 1,7; Lc 1,17
Alleluia, alleluia.
Venne per rendere testimonianza alla luce e preparare al Signore un popolo ben disposto.
Alleluia.

Vangelo Lc 1, 5-17
Tua moglie ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni.

DAL VANGELO SECONDO LUCA
Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abia, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso.
Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

Sulle Offerte
Accogli, Signore misericordioso, i doni che ti offriamo nella solennità di san Giovanni Battista, e fa’ che testimoniamo nella coerenza della vita il mistero che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio
La missione del Precursore.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo per le meraviglie operate in san Giovanni Battista, che fra tutti i nati di donna hai eletto e consacrato a preparare la via a Cristo Signore.
Fin dal grembo materno esultò per la venuta del redentore; nella sua nascita preannunziò i prodigi dei tempi messianici e, solo fra tutti i profeti, indicò al mondo l’Agnello del nostro riscatto.
Egli battezzò nelle acque del Giordano lo stesso tuo Figlio, autore del Battesimo, e rese a lui la testimonianza suprema con l’effusione del sangue.
E noi, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode: Santo, Santo, Santo….

Comunione Lc 1,68
Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo.

Oppure: Lc 1,17
« Giovanni camminerà davanti al Signore con lo spirito di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, e preparargli un popolo ben disposto».

Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai nutriti al banchetto eucaristico, proteggi sempre il tuo popolo e per la potente preghiera di san Giovanni Battista, che indicò in Cristo tuo Figlio l’Agnello mandato a espiare i peccati del mondo, donaci il perdono e la pace. Per Cristo nostro Signore.

Nel vangelo situazione enigmatica: genitori irreprensibili, massimo fallimento. Cfr già Sara e Anna Antico Testamentofds. Dio rovescia situazione e fa Isacco e Samuele segni della sua presenza oltre volontà e forze umane. Così Gv Batt: annunzio a Zaccaria ricco di gioia umana e spirituale.
Prima lettura: accomodatizia nel senso che si riporta Geremia per parlare di Gv B. di Gesù e di noi nella celebrazione. Ecco, il Padre chiama per nome Gesù e tutti noi.
La seconda lettura mette Gv B. fra tutti i profeti veterotest. “ministri di quelle cose che ora vi sono annunziate”. Siamo tutti noi fatti “appartenenti totalmente a Dio” come Gesù, e noi più che Gv B.

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MESSA DEL GIORNO

Antifona d’Ingresso Gv 1,6-7; Lc 1,17
Venne un uomo mandato da Dio, e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce e preparare al Signore un popolo ben disposto.

Colletta
O Padre, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, allieta la tua Chiesa con l’abbondanza dei doni dello Spirito, e guidala sulla via della salvezza e della pace. Per il nostro Signore.. .

Prima Lettura Is 49,1-6
Io ti renderò luce delle nazioni.

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA
Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora disse il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele,
— poiché ero stato stimato dal Signore
e Dio era stato la mia forza —
mi disse: «E’ troppo poco che tu sia mio servo,
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti di Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 138
DAL GREMBO DI MIA MADRE TU MI HAI CHIAMATO.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere.

Tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.

Seconda Lettura At 13,22-26
Giovanni aveva predicato prima della venuta di Cristo.

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI
In quei giorni, Paolo diceva: «Dio suscitò per Israele come re Davide, al quale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri. Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d’Israele.
Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali”.
Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza.

Canto al Vangelo Cf Lc 1,76
Alleluia, alleluia.
Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, precederai il Signore per preparare le sue vie.
Alleluia.

Vangelo Lc 1, 57-66. 80
Giovanni è il suo nome.

DAL VANGELO SECONDO LUCA
Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Sulle Offerte
Accogli, o Padre, i nostri doni nel solenne ricordo della nascita di san Giovanni il precursore, che annunziò la venuta e indicò la presenza del Cristo salvatore del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio
La missione del Precursore.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.

Noi ti lodiamo per le meraviglie operate in san Giovanni Battista,
che fra tutti i nati di donna hai eletto e consacrato
a preparare la via a Cristo Signore.
Fin dal grembo materno esultò per la venuta del redentore;
nella sua nascita preannunziò i prodigi dei tempi messianici
e, solo fra tutti i profeti,
indicò al mondo l’Agnello del nostro riscatto.
Egli battezzò nelle acque del Giordano
lo stesso tuo Figlio, autore del Battesimo,
e rese a lui la testimonianza suprema
con l’effusione del sangue.

E noi, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine l’inno della tua lode: Santo, Santo, Santo …

Comunione Cf Lc 1,78
Nella bontà misericordiosa del nostro Dio
ci ha visitato dall’alto un sole che sorge,
Cristo Signore.

Oppure: Lc 1,60.66
« Giovanni è il suo nome ».
Davvero la mano del Signore stava con lui.

Dopo la Comunione
Esulti, o Padre, la tua Chiesa, nutrita alla cena dell’Agnello; riconosca l’autore della sua rinascita, Cristo tuo Figlio, che la parola del precursore annunziò presente in mezzo agli uomini. Per Cristo nostro Signore.

VANGELO: gioia nella nascita del Battista che evidenzia la misericordia di Iavè: no Zaccaria = Dio si è ricordato, ma Giovanni = Dio ha fatto Grazia. Profezia: Zaccaria parla, da scettico è fatto credente, segno di Giovanni, annunciatore che il tempo della grazia è vicino e presente. I vicini sono sconcertati: il destino della vita è in mano di Dio! Messaggio divino da decifrare, tanto più quando supera l’ordinarietà del quotidiano.
Seconda lettura: secondo carmen del servo di Iavè. Ancora lettura accomodatizia. La forza di Iavé protegge e guida Gv B come il Servo di Iavè. Nella parole di Gv e nostre (Samo Resp.) scorre la salvezza di Dio.
Seconda lettura: Nell’omelia ad Antiochia di Pisidia Paolo ricorda le parole di Gv B non sono legate nel passato al tempo della presentazione dell’apostolato pubblico di Gesù, ma è una Parola di salvezza mandata a noi. Valore delle parole di Gv B anche per noi, oggi.

OSSERVAZIONI E APPROFONDIMENTI: segue.

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“Chiunque tu sia, quale tu sia, dice il Signore Amore, su di te la mia mano in questo momento si posa.
Questo mio gesto vuol dirti che ti amo e ti chiamo.
Non ho mai cessato di amarti, di parlarti, di chiamarti. A volte nel silenzio e nella solitudine. A volte là dove altri si riunivano nel mio nome.
Spesso non hai inteso questo richiamo, perché non prestavi ascolto. Spesso te ne sei anche accorto, ma vagamente, confusamente. Altre volte sei stato sul punto di rispondermi: “Sì”. A volte mi hai detto sì, ma senza conseguenze durevoli. Godevi dell’emozione di ascoltarmi. Di fronte alla decisione, ti tiravi indietro.
Finora non ti sei mai messo definitivamente, in modo totale ed esclusivo, in ascolto dell’Amore.
Ecco, anche adesso vengo da te. Voglio parlarti ancora. Voglio tutto il tuo essere. Te lo ripeto, l’Amore ti vuole in modo totale ed esclusivo.
Ti parlerò in segreto, in confidenza, nell’intimità. Avvicino la mia bocca al tuo orecchio. Ascolta ciò che le mie labbra ti diranno sottovoce, ciò che esse sussurreranno per te.
Io sono l’Amore tuo Signore. Vuoi entrare nella vita dell’Amore?
Non ti propongo un’atmosfera di tiepida tenerezza, ma di entrare nell’incandescenza dell’Amore.
Questa è la vera conversione, la conversione all’Amore incandescente.
Vuoi diventare un altro, diverso da quello che sei stato, da quello che sei? Vuoi essere colui che esiste per gli altri e prima di tutto per questo Altro e con questo Altro in virtù del quale ogni essere esiste? Vuoi essere il Fratello universale, il Fratello dell’universo?
Ascolta quel che ti vorrebbe dire il mio Amore”.

“Io amo ognuno interamente ed insieme differentemente. Io amo ognuno in “altro modo”. V’è spazio qui per le intenzioni e dilezioni divine, per le grazie, per le chiamate, per le scelte per cui nessuno somiglia ad un altro. Anche te io amo in modo diverso da ogni altro. Io ti amo d’un Amore quale non è dato identicamente ad alcuno. Ti amo d’un amore incomparabile, unico. I tuoi peccati possono ferire l’Amore che ho per te. Ma non possono sminuirlo.
Ti amo “con tutto il mio cuore” non corrisponde esattamente a Dio, perché queste parole implicano ancora l’idea di quantità. Il mio cuore non è né una totalità, né metà, né un terzo. È semplicemente senza limiti. L’amore che viene dall’uomo ha dei limiti, perché egli stesso è una creatura finita.
“Con tutto il tuo cuore” è un simbolo. Ciò vuol dire che l’Amore si accosta a te senza restrizioni, nella sua immensità, nella sua infinità, nella sua assolutezza, nella sua illimitatezza. Ognuno di voi, ogni creatura, ogni granello di sabbia, ogni essere che si scorge al microscopio è amato da me. Lo credi?
Figlio/a mio/a, tu in questo momento, sei un punto d’applicazione dell’Amore senza limiti nell’universo. Io, il tuo Dio, il tuo Signore, io sono chino su di te l’essere divino è in qualche modo concentrato su di te, come lo è su ogni altra esistenza, ma come se solamente tu esistessi ai suoi occhi. In questo pensiero, in questa realtà, c’è di che inebriarti e sconvolgerti. Tu sei amato. Ripeti a te stesso queste parole e nutriti d’esse. Ricevi la mia dichiarazione d’amore con umiltà e fiducia gioiosa, ed allora la tua anima andrà cantando” (Un monaco della chiesa d’oriente, Amore senza limiti, Morcelliana, BS 1973, p 7s. 47s).