28-05-2006-Ascensione-B

28/05/2006 – T. PASQUALE – ANNO B – 7 domAscens – 2006

Preparazione alla celebrazione della messa.

7ª domenica di Pasqua
ASCENSIONE DEL SIGNORE

Anno B – 28 Maggio 2006

RACCOGLIMENTO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. Amen.
Ascolta, Israele: io sono il Signore Dio tuo…!
Ascolta, Chiesa che sei in..; ascolta N [tuo nome].
Eccomi, Signore: aiutaci tutti ad ascoltarti
(Dt. 6,4; Lc 8,21; Is 6,8; Ebr 10,1s; Rm 12,1s).

LETTURA
Padre, nulla ci sia più caro del tuo Figlio Gesù!
Donaci di ascoltare la sua parola nell’assemblea dei fedeli (cfr PCFP, 13); tu ci metti in bocca anche la risposta: fa’ che ascolto e risposta crescano con l’orante che ti cerca, o Dio (Gregorio, Cassiano, Benedetto).

TESTI e MEDITAZIONE

TESTI

Antifona d’Ingresso At 1,11
«Uomini di Galilea,
perché fissate nel cielo lo sguardo?
Come l’avete visto salire al cielo,
così il Signore ritornerà». Alleluia.

Colletta
Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio.. .

Prima Lettura At 1,1-11
Gesù fu elevato in alto sotto i loro occhi.

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI
Nel mio primo libro ho già trattato, o Teòfilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo.
Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre «quella, disse, che voi avete udito da me: Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni».
Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: «Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?» . Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra».
Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 46
ASCENDE IL SIGNORE TRA CANTI DI GIOIA.

Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
re grande su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni;
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo.

Seconda Lettura Ef 4, 1-13
Chiamati allo stato perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.

DALLA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AGLI EFESINI.
Fratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto: “Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini”. Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose.
E’ lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.

Canto al Vangelo Mt 28,19.20
ALLELUIA, ALLELUIA.
Andate e ammaestrate tutte le nazioni, dice il Signore.
Ecco: io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
ALLELUIA.

Vangelo Mc 16, 15-20
Gesù è assunto in cielo e siede alla destra di Dio.

DAL VANGELO SECONDO MARCO
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.

Sulle Offerte
Accogli, Signore, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa’ che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio dell’Ascensione del Signore I
Il mistero dell’Ascensione

È veramente cosa buona e giusta,
che tutte le creature in cielo e sulla terra
si uniscano nella tua lode, Dio onnipotente ed eterno:

Il Signore Gesù, re della gloria,
vincitore del peccato e della morte,
oggi è salito al cielo
tra il coro festoso degli angeli.

Mediatore tra Dio e gli uomini,
giudice del mondo e Signore dell’universo,
non si è separato dalla nostra condizione umana,
ma ci ha preceduti nella dimora eterna,
per darci la serena fiducia
che dove è lui, capo e primogenito,
saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria.

Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo, Santo, Santo .. .

Antifona alla Comunione Mc 16,15
«Andate in tutto il mondo,
predicate il Vangelo a ogni creatura». Alleluia.

Dopo la Comunione
Dio onnipotente e misericordioso, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra fai gustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove hai innalzato l’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

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MEDITAZIONE o RILETTURA
Padre, fa’ che accogliamo il tuo Figlio Gesù!
La sua Parola alla Comunione (Ant. Com.), con il dono di se stesso, attua in noi nel massimo modo il messaggio dei testi biblici (cf. Tempo di Pasqua – Anno B – 7ª Domenica – Ascensione del Signore – 01/06/2006); messaggio che ispira e attua i vari momenti della Celebrazione e della vita (Cf. Criteri di Meditazione – 15/08/2005).
Messaggio della Parola:

FIGLI DEL CIELO.
Messaggio che ispira e attua ora la Celebrazione, centro della Vita.

1°. RITI D’INTRODUZIONE.
Dalla vita alla festa della vita: formiamo una comunità, prendiamo coscienza di essere riuniti e preparati da Gesù ad ascoltare la Parola e a celebrare l’Eucaristia.
«Perché state a guardare il cielo?». Perché siamo protesi verso la gloria futura, mentre i nostri piedi camminano ancora su questa terra: Gesù, passato facendo del bene a tutti, attira su di sé il nostro sguardo e ci fa ripercorrere le sue orme fino a lui. Signore Gesù, asceso alla destra del Padre, facci dono del tuo Spirito. Cristo Gesù, la potenza della tua parola sostiene ogni cosa: abbi pietà di noi. Signore Gesù, re dell’universo, nostro Redentore: abbi pietà di noi. Infondi anche in noi certezza e gioia, come ai tuoi discepoli «al rivederti» nel cenacolo. Fà che esultiamo di santa gioia, o Padre, per il mistero che celebriamo in questa liturgiad di lode, cioè mentre ora ascoltiamo e raccontiamo i segni della tua presenza amorosa in mezzo a noi, fa che esultiamo salendo con Gesù, salendo dalle nostre faccende giornaliere che passano, verso il nostro mondo di figli del cielo. Cielo stellato di persone care sopra di noi, cielo stellato di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo dentro di noi. Saliamo coscienti che nel tuo Figlio asceso al cielo anche noi siamo innalzati presso di te come membra del suo corpo. Saliamo e viviamo nella certezza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Gesù infatti salito cammina invisibile presente qui con noi. E noi qui ancora visibili siamo già con lui nella gloria. Celebriamo quindi la festa nostra e di Gesù. Egli è Dio e vive e regna con te per sempre, e anche noi viviamo assunti con lui che non si può più separare da noi.

2°. LITURGIA DELLA PAROLA.
Dio parla a noi in Cristo. Lo Spirito ci dispone ad ascoltare la sua Parola. Gesù parla e conclude: Oggi si attua la Parola che udite. – Richiamiamo la Parola, aderiamo all’azione dello Spirito Santo.

Richiamiamo la Parola, cioè persona, messaggio e attività di Gesù.
Il Signore operava con loro (Vangelo: Marco 16,15-20). Non si è infatti allontanato, ma ha cambiato modo di essere presente: liberatosi da tempo e spazio che ci limita, può rendersi presente a tutti in ogni momento e situazione. Non per condannare ma per salvare. Gesù risorto appare agli “undici”; numero che evoca il fallimento in seno al gruppo dei discepoli. Ma nonostante la loro fragilità e la fatica di credere (cf. v. 14), il Signore sta con i suoi e mostra che la sua fiducia non viene meno. E proprio a questi “undici” Gesù affida la sua presenza di risorto, l’annuncio del Vangelo a ogni creatura.
Mentre Gesù si siede alla destra del Padre, i suoi apostoli si mettono in cammino, perché Gesù, entrato nella gloria del Padre, è la forza dinamica dei discepoli in missione, la salita di Gesù è in realtà un nuovo modo di essere presente e operante nei suoi. Salendo con la fede in Gesù i discepoli si liberano da una visione di «pianura» che impedisce di vedere oltre le curve, incatena la volontà, paralizza ogni comunicazione e decisione: chi accoglie le ispirazioni dello Spirito di Gesù risorto e salito al cielo, s’innalza sopra i veleni della vita, è sereno nel mare in tempesta, restituisce serenità anche agli altri, perché Gesù stesso opera con noi come con gli Apostoli e conferma l’annuncio con i fatti: nella cura di ogni povertà umana si manifesta la potenza di Dio, Gesù infatti dà ai suoi lo stesso suo potere di operare, dà agli apostoli e a noi, a tutti la sua presenza, cammina sulle nostre strade, dona a tutti il suo nuovo rapporto con Dio.

Richiamiamo la Profezia, portata a compimento in Gesù.
Avrete forza dallo Spirito e sarete mie testimoni (Prima lettura: Atti 1,1-11). Ecco le opere e gli attori della storia della chiesa, dell’umanità: il Padre, origine di ogni cosa, opera in tutti; il Risorto, attraverso i suoi discepoli, compie la sua missione universale; lo Spirito, rende efficace l’azione di Gesù risorto nelle parole e nelle azioni dei testimoni; gli Apostoli e tutti i credenti, accolgono la Parola di salvezza; la missione, a partire da Gerusalemme si irradia in ogni direzione della terra. La missione di Gesù e la missione degli Apostoli sono strettamente intrecciate: Gesù inizia il ministero dopo i quaranta giorni di deserto e dopo il battesimo; i suoi discepoli sono formati da Gesù Risorto, ricevono il battesimo nello Spirito Santo, possono testimoniare efficacemente il Risorto. Il Vangelo è diffuso nel mondo secondo la volontà di Dio rivelata dalle Scritture. Molte sono le difficoltà e gli ostacoli, ma nulla fermerà il cammino della Parola sotto la guida da Dio: giungerà a compimento, perché la venuta del Regno di Dio è nelle mani del Padre. Gli Apostoli sono i testimoni dell’azione di Gesù risorto nella storia e in mezzo a tutte le genti per la potenza dello Spirito Santo.

Richiamiamo la Realtà, che ora Gesù attua in noi come in se stesso.
Ascende il signore tra canti di gioia (Salmo responsoriale: salmo 46/47). Con tutte le genti esaltiamo il Signore Gesù Re dell’universo; la sua signoria su tutti non è un peso, ma causa di gioia incontenibile ed entusiasta. Tutti i popoli infatti godono della maestà di Dio; tutti i popoli regnano insieme al Signore, tutti i popoli beneficiano della sua potenza, già pregustano nell’ascensione di Gesù la pienezza della vita futura.

Richiamiamo l’Apostolo, che descrive il discepolo di Gesù.
A ciascuno è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo (Seconda lettura: Efesini 4,1-13). Nella difficoltà della sua prigionia, Paolo scopre una nuova dimensione di libertà, scopre la regola del “dono”, e annunzia: Vivere degni della propria vocazione significa realizzare questa libertà del dono nella comunità cristiana. Mi tengono le catene di ferro, ma la parola di Dio è libera.
Ogni persona è creata per realizzare in sé la pienezza del Cristo secondo la misura da lui raggiunta con l’Ascensione presso il Padre. Gesù è il grande Servo che ci porta fino al Padre: scende sulla terra per salire con noi al cielo: cresce fino alla statura di Gesù chi nel ministero affidatogli serve come lui e in lui i fratelli. Ti rendiamo grazie, o Padre, per averci ammessi alla tua presenza per continuare il servizio di Gesù verso tutti gli uomini. Ciascuno di noi infatti, con i doni ricevuti, è chiamato a realizzare la comunità umana, una comunione di amore fra gli uomini. Solo mediante l’amore raggiungiamo la giusta statura e la piena maturità che ci porta all’esaltazione di Cristo come figli nel Figlio presso il Padre.

3°. RITI DI PRESENTAZIONE DEI DONI.
Nelle parti liturgiche (Parola e Eucaristia) l’assemblea è ferma, in ascolto, seduta o in piedi; nei Tre Riti – d’introduzione, presentazione dei doni, comunione – si muove. Ora, per esempio, ci muoviamo e offriamo doni per la presenza di Cristo e per le necessità degli altri.
«Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre». È il cuore della nostra fede. Compimento ne è l’Ascensione. Pasqua completa per Gesù, l’ascensione è in germe il compimento anche della nostra pasqua: noi cominciamo a vivere una vita dalla somma perfezione dove l’ha portato Gesù al cielo. Andiamo pacifici fra gente arrabbiata. Partiamo una pace che non è nostra, e ne usufruiamo portandola agli altri, a tutti. Noi siamo l’umanità di Cristo esaltata alla destra del Padre noi pregustiamo la promessa che si compie giorno per giorno per ciascuno di noi, nella misura in cui viviamo il nostro battesimo conformandoci sempre più al Signore Gesù.
Accogli, Signore, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa’ che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore.

4°. LITURGIA EUCARISTICA.
Aderendo all’agire dello Spirito, per mezzo di Cristo, ringraziamento, pane, offerta, intercessione, lode:

«Ringraziamo» e benediciamo il Padre in Cristo Gesù.
Grazie, Padre, per il tuo Figlio: in lui, asceso al cielo, la nostra umanità è innalzata fino a te. Cristo «ci ha preceduti nella dimora eterna per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi sue membra uniti nella stessa gloria», nonostante tutte le nostre peripezie. Per questo ti rendimento di grazie in modo tutto particolare.

Siamo trasformati in Cristo che «preso pane e rese grazie si dona vero cibo e bevanda di salvezza».
Ora, Padre, manda lo Spirito che perfeziona l’opera di Gesù nel mondo: compie ogni santificazione. Gesù in mezzo a noi, o Padre, è il viatico per le membra del suo corpo. Re della gloria, vincitore del peccato e della morte, oggi è salito al cielo tra il coro festoso degli angeli, e fin d’ora trasforma anche noi con il pane del suo corpo glorioso.

Diveniamo luogo riservato a Gesù che in noi continua a «donare» se stesso.
In noi, Padre, si offre a te e ai fratelli Gesù, e trasformando la nostra vita con il dono di noi stessi, ci fa raggiungere lui, nostro capo, nella gloria.

Intercediamo per tutti in Cristo che «intercede» per noi e ci fa intercessori con lui per gli altri.
Tutti, Padre: vivi, defunti, celebranti, accogli in Cristo: desiderosi della patria eterna per avere gustato in terra il divino mistero dell’ascensione. Lo Spirito di Gesù glorioso ci assume: in ogni momento e circostanza, ci fa chiedere per tutti, le cose con un senso oltre l’aspetto creaturale.

«Glorifichiamo» perfettamente il Padre per Cristo, con Cristo, in Cristo glorioso, nello Spirito Santo che ci fa santi, figli del cielo, non come luogo limitato, ma come stato nuovo di vita divina.
A te, Padre, ogni onore e gloria, dalle membra di Cristo glorioso, testimoniato già in terra nello Spirito Santo che ci fa salire vedendo in tutti e in ogni situazione la presenza dell’umanità gloriosa.

5°. RITI DI COMUNIONE.
Preso il pane e rese grazie, Gesù spezza il pane e lo dà ai suoi discepoli perché lo distribuiscano.
In Cristo siamo un solo corpo, un pane di vita per tutti: viviamo per lui che è morto e risorto per noi.
Oggi, più che in altre circostanze, ci ha insegnato Gesù ci esorta a guardare in alto e lontano con serena fiducia.
Padre nostro, perdonaci, donaci unità e pace, perché andiamo in tutto il mondo uniti fra noi, testimoniamo che siamo membra del tuo figlio. Oggi Gesù asceso a te ci fa guardare lontano, in alto con serena fiducia: ci fa guardare a te e rivolgerci a te come sue membra che ancora sono sulla terra.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, donaci la tua pace, “dì una sola parola e siamo salvi”.
Dio onnipotente e misericordioso, tu fai gustare i divini misteri alla tua Chiesa pellegrina sulla terra, suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove hai innalzato l’uomo accanto a te nella gloria, mentre ancora camminiamo sulla terra senza distrarci dalla meta dove tu ci attendi. Per Cristo nostro Signore. Rendiamo grazie a te, o Dio, per la forza dell’Eucaristia che aumenta la nostra comunione con tutti nell’unico Padre e nell’unico Signore Gesù. Usciamo da questa assemblea e andiamo nella pace di Cristo, per essere suoi testimoni nella vita quotidiana.

CONTEMPLAZIONE
Nella chiesa il Padre convoca i credenti in Cristo, in cinque tappe (v. LG 2); contempliamo oggi nei suoi cinque momenti, per es., L’Ascensione:

prefigurata, sin dall’inizio, nella Creazione: l’ascensione, di uomini, dalla Galilea a Gerusalemme;

figurata, nella storia d’Israele, antica alleanza l’ascensione, dei discepoli, dall’ignoranza all’istruzione;

compiuta, in Cristo Gesù, negli ultimi tempi: l’ascensione, di Gesù, dalla terra al cielo;

manifesta, nella chiesa, per lo Spirito effuso: l’ascensione, della Chiesa, da organismo umano a corpo del Cristo glorioso animato dallo Spirito Santo;

completa, alla fine, nella gloria della Trinità. l’ascensione, dell’umanità, dal gusto dei divini misteri in terra al possesso della patria eterna.

Preghiamo:
O Padre, il Figlio tuo ha mandato i discepoli ad ammaestrare tutti, e ha promesso di essere con loro fino alla fine; fa’ che le membra del suo corpo salgano con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Condividiamo la nostra preghiera (neretto) nello schema della preghiera ecclesiale (colori).