30-09-2012-Ordinario-B-dom26

30/09/2012 – T. ORDINARIO – ANNO B – DOMENICA 26 – ANIMATORI –

DOMENICA 26ª TEMPO ORDINARIO.B.30.09.2012
Chi non è contro di noi, è per noi.
Signore, salvami dall’orgoglio.

Traccia per Animatori Gruppi Liturgici Parrocchiali.

VANGELO (Mt 9,38-48 eccetto 2 vv. di non maggiori manoscritti).
Sequenza. Giovanni dice a Gesù: “ Maestro, abbiamo visto ‘uno’ che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva”. Non impediteglielo: “Chi non è contro di noi, è per noi!”.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
“Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”. Se la tua mano o il tuo piede o il tuo occhio ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita privo d’un membro, anziché andare intero nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue”.

Rilettura. (come d’accordo da mercoledì della 25ª sett. del t.o. anno pari, facciamo brevemente: impariamo tutti il metodo base che si svilupperà ‘facendo’, secondo Principi e Norme per l’uso del Lezionario).
1°Il vangelo di oggi completa l’insegnamento di Gesù di dom. scorsa. ‘in casa’, ‘colloquio privato’ sono espedienti letterari dell’evangelista per indicare che queste parole di Gesù sono particolarmente indirizzate alla sua comunità: si direbbe «abbozzo di regola comunitaria». E Gv evangelista stesso non teme di fare pessima figura: di uno che scandalizza un piccolo, come quell’ ‘uno’ che raffigura tutti. Giovanni Dice: “Maestro, abbiamo visto un tale; non era dei nostri, e scacciava i demoni nel tuo nome. Glielo abbiamo impedito”. – Come se Gv. dicesse: la potenza di Cristo non dovrebbe essere solo nelle nostre mani, così che appaia chiaro che noi soli ne siamo i portatori? – Traspare l’egoismo di gruppo (non raro, purtroppo), che spesso si maschera di fede, ma che in realtà è una delle sue più profonde smentite. Anche i discepoli non vedono bene che lo Spirito soffi dove vuole: sono gelosi, si sentono traditi nella loro funzione di testimoni e rappresentanti del Cristo. Vorrebbero che la potenza di Dio passi solo attraverso le loro mani. Gli autentici amici di Dio godono della liberalità dello Spirito e riconoscono le sue manifestazioni, dovunque avvengano: ogni bene è da Dio; noi ne vogliamo godere! Siate aperti, ospitali, dice Gesù.
2°Poi dice: “Chi non è contro di noi è per noi”. Non è possibile che uno ricorra a me per un bene e poi sia contro di me. Io sono ben contento che da me escano flussi di potenza a servizio di chi accoglie da me desideri di bene e voglia realizzarli, ricorrendo proprio da me! – E Gesù, va più in profondità, dicendo: ogni bene è posto da Dio nel cuore dell’uomo; anche un semplice desiderio di bene, come dare un bicchiere d’acqua a qualcuno. Il mondo è pieno di bene! Ogni segno di vita è un bene che viene da Dio. Siate aperti, ospitali e non scandalizzate nessuno.
3°Chi scandalizza = ‘chi impedisce’ la crescita del più piccolo ‘bene’, come un granellino di senape, impedisce lo sviluppo del Regno di Dio. Si autodistrugge. È un’altra parola di Gesù riguarda precisamente lo scandalo verso i piccoli, verso anche se stessi. Gv. evangelista non teme di presentarsi ancora come chi merita la morte in fondo al mare, e non venire più su, se non cambia mentalità! Invece, quanto in alto Gesù l’ha saputo portare, Gv Ev., scandaloso come il piccolo Giosuè della 1ª lett., e i ricconi che defraudano il salario ai lavoratori, nella 2ª lettura. – Gesù, correggi anche me, come Giovanni, come tutti! Ti rendo grazie – Gesù probabilmente pensava ai maestri della legge del suo tempo. Con la loro autorità allontanavano i semplici, la gente del popolo, da Gesù: erano di inciampo alla fede. Si può essere di ostacolo alla fede dei semplici in molti altri modi: con discussioni che turbano, con mancanza di riforme, con una pastorale che li trascura. L’uomo, poi, è spesso scandalo a se stesso con esitazioni, compromessi, facili scuse e interessi che imprigionano in qualche modo. Di fronte a questi scandali dobbiamo saper tagliare, buttare via; piuttosto che gettare se stessi, dimora dello Spirito, nella Geenna: nell’immondezzaio.

PRIMA LETTURA (Num 11,25-29).
Sequenza. 1°Il Signore scende nella nube e parla: pone sui 70 anziani designati lo stesso spirito di Mosè. Quelli profetizzano mossi dallo Spirito.
2°Eldad e Medad, due dei 70 designati, non presenti alla tenda ricevono lo Spirito del Signore e profetizzano nell’accampamento. Giosuè dice a Mosè: “Mosè, mio signore, impediscili!”. Mosè gli dice: “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su tutti il suo spirito!”.

Rilettura. 1°Il libro dei numeri è il 4° del Pentateuco, che racconta il fondamento della Legge: il dono storico dell’Alleanza con Dio, radicato nella liberazione dall’Egitto. Il Levitico è al centro, come norma sacerdotale del popolo sacerdotale. L’Esodo e i Numeri che circondano questo cuore narrano il cammino del popolo nel deserto, prima di arrivare al Sinai e partiti dal Sinai. Numeri è un’antologia di norme e di racconti. Fra questi, al capitolo 11 l’episodio riportato come 1ª lettura. Subito dopo che Israele è partito dal Sinai verso la terra che Dio ha promesso.
Costruito il santuario, c’è la tenda della presenza divina, e Dio si manifesta con sulla nube, una presenza vistosa di Dio che riempie la tenda. Mosè, anziano, si lamenta d’aver troppo da fare nel seguire cause civili del popolo. Dio vuole dargli collaboratori: 70 anziani, partecipi del suo Spirito. Poi 70 sinedriti, discepoli di Gesù, cardinali, preti coadiuvanti il vescovo, come 70 le nazioni…
2°Eldad e Medad sono due dei 70. Sono stati scelti, ma non si presentano alla tenda. Non è detto perché non siano andati all’appuntamento. Lo Spirito del Signore si posa anche su loro due. Animati dal fervore dello Spirito, profetizzano nell’accampamento come gli altri. Il giovane Giosuè, aiutante di Mosè, appena sa questo, non lo approva e dice al capo Mosè: “Mosè, mio signore, impediscili!”. Ma Mosè gli dice: «Sei tu geloso per me? Perché dovrei impedirglielo? – Perché non sono qui con noi! – Allora Mosè risponde: “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore, scorresse su tutto il popolo di Dio il suo spirito!”.
L’autore dello scritto ha una visione teologica molto aperta; fa dire a Mosè: magari tutti nel popolo fossero saggi, profeti guidati dallo Spirito! Il giovane Giosuè è un po’ integralista. Come quel giovane Giovanni che vorrebbe proibire a quell’ ‘uno’ di fare miracoli nel nome di Gesù. C’è sempre qualcuno, nella religione, che è troppo severo, vuol chiudere, mettere i paletti.
L’opposto è la risposta che siamo invitati a dare nel salmo responsoriale, in persona di Gesù:

SALMO RESPONSORIALE (18):
I precetti del Signore fanno gioire il cuore. Non chiudetevi nel piccolo vostro ristretto, da difendere con le unghie e con i denti! Magnanimi, dall’animo grande, siate aperti, accogliete ogni bene. Dite: assolvimi dai peccati nascosti di egoismo. Anche dall’orgoglio salva il tuo servo. Su di me non abbia potere. Allora sarò puro dal grande peccato”. Grande peccato è davvero l’orgoglio, radice di tutti gli altri. Il pensiero di Gesù è cristallino e noi rischiamo di tenerlo in secondo piano rispetto ai nostri pensieri. Quello che io penso è la verità: più orgoglio di questo! Allora, chiusi in noi stessi, ci è difficile aprirci ai pensieri di Dio.

SECONDA LETTURA (Gc 5,1-6).
Sequenza. 1°Ora a voi, ricchi: piangete, gridate per le sciagure! Le vostre ricchezze: marce; i vostri vestiti: alle tarme. Il vostro oro e argento: alla ruggine. la ruggine vi accusa e divora come fuoco.
2°Il salario dei mietitori che voi non avete pagato, grida; le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente. Sulla terra avete vissuto fra piaceri e delizie: vi siete ingrassati per la strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.

Rilettura. C’è da premettere che la 2ª lettura è compimento della profezia che è la persona di Gesù. Quanto viene fatto a un membro della comunità cristiana è fatto a Gesù in persona. Allora:
1°A voi, ricchi: arricchiti delle beneficienze di Dio a voi per la comunità. Piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le ricchezze destinate ai fratelli sono marcite in mano vostra. Doppiamente in colpa: perché beni non vostri ma da Dio, per tutti e non per voi soli. Così per i vostri vestiti mangiati dalle tarme; per il vostro oro e il vostro argento che non sono vostri: consumati dalla ruggine, che si alza ad accusarvi e a divorare le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato «tesori» di condanna!
2°Latifondisti si sentono dire da Giacomo: “Colui che ha creato l’orecchio forse non sente? Colui che ha fatto l’occhio forse non vede?”. I ricchi dicono: sì, lo sappiamo; eppure ci troviamo a vivere «come se non» vedessimo, non sentissimo, non fossimo giudicati da un Giudice attento specie ai poveri che gridano a lui, amante della giustizia, della verità. – Dall’orgoglio salva il tuo servo, Signore!

O Dio, tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti; effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele, perché ogni uomo sia ricco del tuo dono, e a tutti i popoli della terra siano annunziate le meraviglie del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen”.