“Dio, il quale vuole che tutti gli uomini si salvino e arrivino alla conoscenza della verità (1Tm2,4), dopo avere a più riprese e in più modi parlato un tempo ai padri per mezzo dei profeti”, quando venne la pienezza dei tempi, mandò il suo Figlio, Verbo fatto carne… continua a leggere… in METODO Liturgico Eucaristico
PANTOKRATOR
Dominatore dell’universo
Gesù in atto di soffiare, effonde lo Spirito del Signore che riempie l’universo, perfeziona la Sua opera nel mondo e compie ogni santificazione.
Invocazione sui doni
Padre, santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito, perché diventino per noi il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo nostro Signore.
Invocazione sull’assemblea
Ti preghiamo umilmente:
per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.
Gesù in atto di soffiare, effonde lo Spirito del Signore che riempie l’universo, perfeziona la Sua opera nel mondo e compie ogni santificazione.
Letture
Testi della vita cristiana per la celebrazione della messa, alla quale i fedeli sono invitati a partecipare “con frequenza”; e quando ciò non è possibile, siano invitati a leggere almeno i testi delle letture corrispondenti, in famiglia o “in privato” (CPFP 13).
(= Preparazione e Celebrazione delle Feste Pasquali, n.13, Congregazione per il Culto, 1988).
Meditazione
Rilettura dei testi alla luce di Gesù Cristo:
- Buona Notizia nel vangelo,
- Compimento delle promesse della I Lettura,
- Fondamento della Chiesa nella II Lettura.
Preghiera Eucaristica
Le letture presentano un dialogo; Dio ha l’iniziativa: il Padre parla all’uomo in Gesù, e suscita nell’uomo la risposta che a sua volta attende spiegazione.
Un esempio (Gv 4):
Domanda: “Gesù disse alla Samaritana: Dammi da bere”.
Risposta: “La samaritana rispose: Come mai mi chiedi da bere?”.
LA STESSA SANTA MESSA E’ UN DIALOGO:
Prima Dio parla all’uomo in Cristo, con gesti e parole, nelle letture e nella vita; poi l’uomo in Cristo risponde al Padre, gli esprime i sentimenti suscitati da Dio nella sua storia, come nella storia delle letture.
Tutta la tradizione cristiana riassume in cinque sentimenti fondamentali la risposta che Dio suscita, e li esprime nella preghiera eucaristica; sentimenti di:
- Gioia e gratitudine, lode e benedizione, espresse nel PREFAZIO.
- Domanda che il Gesù delle letture sia attuale, in mezzo a noi CONSACRAZIONE.
- Disponibilità che Gesù viva in noi OFFERTORIO.
- Preghiera per tutti: vivi e defunti INTERCESSIONE.
- Soddisfazione per tutti questi sentimenti in un prolungato AMEN FINALE.
Contemplazione
Come i credenti, che incontri nei testi delle letture, scopri e ammiri anche tu la tua storia:
- Di creatura partecipe d’un disegno d’amore fin dall’origine del mondo;
- Di creatura con un progetto come quello pensato da Dio per Israele;
- Di creatura con un progetto come quello realizzato in Gesù;
- Di creatura con un progetto manifesto proprio in te;
- Di creatura con un progetto alla fine realizzato in tutti (cfr LG 2).
Per esempio la Samaritana (vedi Gv 4): incontra Gesù, scopre la sua storia; scopre come tutto ha senso, anche l’acqua:
1. Progetto d’amore fin dalla crazione:
La Samaritana va a prendere acqua per dissetarsi (cfr Gv 4,7), e al pozzo incontra Gesù; scopre come anche la sete e l’acqua, elementi naturali, fanno parte d’un disegno d’amore; anzi, intuisce come ogni elemento della natura concorre a realizzare il progetto uomo, prefigurato fin dalla creazione di elementi naturali; e intuisce come questi non bastano; la sete d’acqua, per es., le richiama un’altra sete, di libertà nell’abbondanza d’ogni bene;
2. Progetto d’amore come per Israele:
La Samaritana al pozzo di Giacobbe ricorda che Dio ha un progetto su Israele, e provvede acqua da questo pozzo perché “beva Giacobbe con i suoi figli e il suo gregge” (Gv4,12) in cammino verso la terra promessa, verso la formazione d’un popolo nuovo, tutto per il Signore e il Signore tutto per lui; anzi, lei ricorda come Dio ha messo tutto a disposizione d’Israele, figura del Messia, e incammino verso di lui; lei scopre d’essere membro di questo popolo, mentre incontra il Messia.
3. Progetto d’amore realizzato in Gesù di Nazaret:
La Samaritana al pozzo incontra Gesù che le chiede da bere e poi aggiunge: “Se tu conoscessi chi è colui che ti dice: dammi da bere! Tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva” (Gv 4, 10). Quindi, lei conclude, è Gesù che realizza in sé il progetto di Dio su Israele, è lui il vero Messia che appartiene tutto a Dio, e Dio tutto a lui, come acqua che disseta totalmente, compimento d’ogni sete: del corpo e d’ogni bene; anzi, lei intuisce: Lui è l’acqua che può saziare anche tutta la mia sete.
4. Progetto d’amore realizzato in te:
La Samaritana al pozzo è disposta a credere in Gesù, scopre che c’è anche nel suo proprio intimo un desiderio di bene e di vita che le piace e la sazia; c’è in lei una sorgente d’acqua viva, secondo la sua parola: “Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente d’acqua che zampilla verso la vita continua” (Gv 4,14). In base alla propria esperienza lei intuisce: ogni uomo può credere in Gesù e diventare sorgente d’acqua viva; lei partecipa alla pienezza e la desidera per tutti, diventa manifestazione di Gesù a tutto il suo paese.
5. La Samaritana lascia la brocca dell’acqua naturale (cfr 1.), va in città e annunzia Gesù a tutti, dicendo: “Venite!”, e i Samaritani corrono, diventano sorgenti d’acqua viva come lei. “Molti credettero in lui: giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase. Molti di più credettero per la sua parola” (cfr Gv 4,39-42). Quando tutti credono in lui, tutti scoprono la sorgente di vita, tutti bevono dell’acqua che è Gesù, si ha la sazietà: la pienezza della sua vita in tutti.
Le letture, così meditate e pregate, ci fanno scoprire la nostra storia, contemplare, per es., la nostra sete, e l’acqua che gradualmente ci disseta totalmente. La Samaritana ha scoperto Gesù – acqua per la sua sete. Aiutiamoci a scoprire di festa in festa, mediante le letture, gli aspetti del mistero di Cristo nella nostra vita, e contemplare la bellezza della nostra esistenza a immagine di Cristo.